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Nutrition Specialist
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Metabolismo basale e aumento di peso
Cheat meal, dispendio energetico e metabolismo
Il metabolismo basale
Il nostro corpo è una macchina e come tale ha bisogno della giusta quantità di combustibile per poter funzionare. Il metabolismo basale indica l’energia che un corpo consuma a riposo, mentre l’energia totale consumata in una giornata si può vedere sommando il valore del metabolismo basale e dell’attività fisica svolta. Ognuno di noi ha un proprio metabolismo che può variare a seconda dell’energia introdotta e di quella che viene effettivamente spesa. Una dieta poco equilibrata e l’assenza totale di esercizio fisico comporta un abbassamento del metabolismo. Per fare in modo che questo continui a funzionare correttamente sarebbe consigliabile trovare un buon compromesso tra la quantità di cibo introdotta che ci dà energia e l’attività fisica. L’attività fisica aiuta a mantenere la tonicità del muscolo che per lavorare si servirà delle “scorte” di energia e favorirà il dimagrimento. Bisogna però tenere conto che è un lavoro che richiede pazienza quindi i risultati si vedranno sempre sul lungo periodo.
La dieta
La parola dieta deriva dal latino diaeta che indica uno “stile di vita”, in questo caso nei confronti del cibo. L’approccio con il cibo non è sempre facile, in quanto spesso si fa riferimento alla dieta come qualcosa di obbligato, che induce chi la segue ad avere sempre fame. L’obesità è diventata una vera e propria epidemia negli ultimi anni e i paesi più colpiti sono gli Stati Uniti e l’Europa, ciò è accaduto per la possibilità di accesso illimitato al cibo e la poca conoscenza di un modello equilibrato. Stare a dieta non significa “fare la fame”, ma avere un modello che consente di stare in salute e in forma, mantenendo un ordine mentale che poi si riflette in molti aspetti della nostra vita. Seguire un programma rende più tranquilli perché inconsciamente poter seguire uno schema fa in modo che i ritmi diventino meno frenetici. Un’alimentazione equilibrata ha effetti positivi sia dal punto di vista fisiologico perché permette che non si creino né carenze né eccessi, questo permette al nostro corpo di svolgere le proprie funzioni correttamente e di conseguenza di rimanere in salute; inoltre ha effetti positivi anche dal punto di vista psicologico, poiché un corpo in salute avrà anche un aspetto migliore e ciò sarà gratificante.
Dieta equilibrata e cheat meal possono coesistere?
Per dieta equilibrata intendiamo una dieta composta da più pasti al giorno svolti con maggiore frequenza e meno calorici. Il numero di pasti e la gestione di questi dipende dal contesto socio-culturale e dalle abitudini personali, sarebbe consigliabile fare degli spuntini che aiutano a mantenere stabile il livello glicemico e l’energia sufficiente fra i tre pasti principali, evitando così attacchi di fame improvvisi. Gli spuntini si conoscono anche con il nome di “snacks”. La parola snacks però può assumere diversi significati: molte persone interpretano il momento dello snack come un pasto separato dai tre pasti principali che spesso è poco equilibrato perché si assumono alimenti poco nutrienti e ricchi di zuccheri semplici e grassi saturi ( quelli cattivi ). In una dieta lo snack va bene a patto che sia equilibrato, pertanto si consigliano alimenti che contengano tutti i nutrienti ( proteine, carboidrati, fibre ), senza comunque rinunciare al sapore. Uno studio condotto dal Department of Kinesiology della Laval University in Canada sostiene che il consumo di snack poco equilibrati sia una delle principali cause di obesità a livello mondiale. Ci sono stati diversi approcci per capire come creare un modello di alimentazione corretto che comprendesse anche gli spuntini. Molti soggetti presi in esame hanno compilato un diario alimentare basato su 24 ore e altri invece spalmato durante l’arco di una settimana per vedere il numero di pasti e nel dettaglio gli alimenti maggiormente consumati durante il giorno. Molte persone hanno mostrato di avere ritmi irregolari e assumere alimenti poco nutrienti e ricchi di grassi saturi e zuccheri, la causa principale si attribuisce ad un aspetto sia fisiologico che psicologico. Dal punto di vista fisiologico non avendo un ordine alimentare anche i pasti principali risultavano essere poco completi dal punto di vista nutrizionale e quindi questo scatenava la fame; mentre dal punto di vista psicologico, essendo il cibo spesso fonte di gratificazione, si è visto un aumento della “fame nervosa”. In una dieta equilibrata è importante che siano presenti tutti i nutrienti per evitare questi disagi ma è anche utile lasciarsi andare una o due volte alla settimana selezionando un pasto un po’ più comodo che aiuti chi segue un piano alimentare a gratificare la costanza e i risultati raggiunti, e stabilire il giusto limite tra fame fisiologica e fame nervosa per poterlo comprendere e godersi maggiormente il pasto “libero”. È importante normalizzare gli alimenti avendo la consapevolezza che non ci sono alimenti che presi singolarmente fanno ingrassare o dimagrire e che per favorire il dimagrimento serve un percorso studiato e consigliato da professionisti che si possa mantenere nel tempo. Un pasto non rovinerà tutto il percorso, ma aiuterà a diversificare gli stimoli fisiologici e di conseguenza le risposte del nostro corpo.
In conclusione
La dieta e il cheat meal possono coesistere senza nessuna controindicazione a patto che sia tutto inserito in contesto equilibrato sulla base di ognuno di noi e delle nostre abitudini, affinché non sia una costrizione ma un modo per stare meglio. Inoltre la consapevolezza che il desiderio di cibi poco equilibrati molto spesso deriva da stimoli ambientali e non fisiologici aiuta a contrastare il desiderio e a scegliere spuntini più adatti senza rinunciare al sapore favorendo il giusto introito di energia. Questo non vieta di scegliere il momento più opportuno per il proprio cheat meal, che può essere consumato a colazione, pranzo, cena o a merenda senza avere effetti negativi sul metabolismo basale.